Altopiano di Cariadeghe e gli Omber
E’ una vasta area protetta come Monumento Naturale che comprende l’altopiano sovrastante Serle e alle pendici del Monte San Bartolomeo, che si estende per oltre 500 ettari ad un’altitudine media di 650 metri interamente in comune di Serle.
L’altipiano è ubicato su un massiccio calcareo posto al margine meridionale delle Prealpi bresciane dove, fin da epoche antiche, l’uomo ha utilizzato il territorio di questo altipiano per attività agro-silvo-pastorali non aggregandolo con urbanizzazioni residenziali ma preservandogli caratteristiche peculiari e spazi naturali di pregevole spontaneità.
Costituisce un esempio unico in Lombardia di paesaggio carsico con numerose depressioni (doline) che disegnano l’altipiano in modo inconfondibile.
Le doline raccolgono e drenano le acque piovane e di scorrimento come imbuti naturali convogliandola nel sottosuolo dove vengono smistate da intricati sistemi di fessure, pozzi, gallerie e grotte che costituiscono il meraviglioso mondo sotterraneo del Parco.
Tipiche di Cariadeghe sono le cavità sotterranee detti “büs” e “omber” di cui alcuni di profondità ragguardevole.
Tra questi il Büs del Zél, il Büs del Budrio, l’Omber de la casa del cumü, l’Omber del Caalì dove generazioni di montanari le hanno esplorate, temute e sfidate fin dove era possibile e poi sfruttate per mantenere al fresco ogni genere di prodotto.
Il Parco è importante anche da un punto di vista naturalistico con una ricca e originale vita originatasi nelle grotte sotterranee con moltissime specie di insetti e piante tipiche. Numerose anche le specie di uccelli che si riproducono all’interno dell’area protetta, tra queste alcune specie di uccelli rapaci.
Caratteristici sono i boschi dell’Altopiano costituiti in prevalenza da cedui misti di latifoglie della serie montana (Frassino e Acero, soprattutto, accompagnati da Cerro, Rovere, Betulla, Carpino bianco, Sorbo e Faggio) e della serie sub-montana (Roverella, Orniello, Carpino nero, Corniolo e Acero campestre).
Da segnalare anche una significativa presenza del Castagno, e di vaste aree occupate dal Nocciolo.
Esistono anche ampie zone, tutt’oggi utilizzate a prato e a pascolo. Di particolare interesse è la presenza su tutta l’area protetta, di numerosissimi esemplari (all’incirca 150) di maestosi alberi secolari.