Rezzato
E’ un comune della provincia di Brescia di circa 10.000 abitanti.
Si trova a est della città, sulla via che porta verso il lago di Garda e confina con i comuni di Botticino, e Mazzano.
Da sempre Rezzato è legato al commercio ed alla trasformazione del marmo botticino proveniente dalle vicine cave del bacino marmifero.
Il marmo con cui è ricoperto il Vittoriano, proveniente dalle cave di Botticino, è stato lavorato negli opifici rezzatesi delle ditte Lombardi e Gaffuri.
Il Comune è composto da due frazioni, Rezzato e Virle Treponti, unificati in un unico Comune nel 1929.
Gli insediamenti umani nel territorio del comune di Rezzato risalgono al Neolitico (medio, superiore e eneolitico): frammenti di vasi risalenti a queste epoche sono stati ritrovati nella “cà dei grii” (grotta non piu’ esistente), sul monte Peladolo e al Poggio di San Martino.
Piu’ abbondanti i reperti del periodo del bronzo: umani e di animali vissuti nella zona, come l’orso, la lince e il lupo tra i predatori; cervi, camosci, maiali selvatici pecore, capre e bovini tra i predati oltre a volpi, donnole e martore.
L’origine del nome è ignota. Molte sono le interpretazioni ma pare che la piu’ certa sia la corruzione delle parole “corte regia”.
Fundus, tenuta agricola, in epoca romana, era attraversato dalla via che collegava Brescia al lago di Garda e a Verona. Solamente a Treponti si trovava una taberna (osteria) al bivio delle strade che portavano una a Nuvolento, Gavardo la Valle Sabbia e l’altra verso il lago. Grandi tracce della via romana che dal capoluogo andava verso il lago sono state ritrovate: cippi, steli, e ampi lacerti del lastricato originale. La via seguiva l’odierno naviglio.
In epoca longobarda Rezzato, probabilmente, vista la mancanza di documenti, continuava ad essere una tenuta, governata da un gastaldo ducale.
La prima citazione certa di “Rugiade” è del 841 nel Codice Diplomatico che riguarda i beni del monastero di San Faustino. Mentre una seconda citazione risale al 879: è un diploma dell’imperatore Carlomanno che conferma alla badessa di San Salvatore i beni già posseduti in zona tra le quali “Trepontio”. Prima dell’anno 1000 Rezzato è scelta per il campo imperiale degli imperatori Sassoni, per la “corte regia” da cui il nome di Rezzato (pare).
Intorno all’anno 1000 la comunità vive attorno alla parrocchia di San Pietro, dove ora sorge il convento francescano: Chiesa e poche case abbarbicate alla collina, piu’ salubre. Nel 1019 la parrocchia di San Pietro passa sotto la Giurisdizione dell’abate di Sant’Eufemia.
Nel 1022 l’imperatore Enrico II attribuisce il territorio di Rezzato all’abbazia di Sant’Eufemia. Diritto poi ratificato nel 1123 da Papa Callisto II e nel 1186 da Papa Urbano III. E’ testimoniata la presenza di un castello a guardia del contado dove risiedeva il rappresentante dell’Abate benedettino del monastero di Sant’Eufemia.
Ai benedettini si deve la bonifica della Valverde e del contado rezzatese.
A Rezzato, scorreva, da tempo immemore (non si conoscono le origini) il Naviglio Grande: la prima data certa è il 3 Luglio 1253 data nella quale viene affidata a tale Bertolino di Goglione (Prevalle) il consolidamento degli argini del Naviglio. Il paese, non ancora Comune, che vanta il passaggio della antica strada romana e del Naviglio si arricchisce.
Il 12 marzo1299 Rezzato si costituisce in libero Comune e l’Abate del monastero di Sant’Eufemia continua a detenere, fino al XV secolo le chiese di San Pietro in Colle, Santa Maria in Valverde e San Giovanni Battista,
Dopo la morte di Berardo Maggi, nel 1308, il Comune segue le vicende della città, Brescia: feudo degli Avogrado che qui detenevano piu’ di 600 piò di terra.
Nel 1399 vi fu una grande e doppia apparizione, ancora oggi testimoniata dal Santuario della Madonna di Valverde. San Carlo Borromeo visitò il paese nel 1580, nel 1711 Maria apparve nuovamente.
Nel 1859, il 15 Giugno a Virle Treponti grande battaglia tra i Cacciatori delle Alpi, guidati da Giuseppe Garibaldi, e gli austriaci che furono sconfitti. Diviene parte del Regno d’Italia e all’inzio del XX secolo trasforma tutto il marmo proveniente dalla vicine cave per la edificazione del monumento dedicato al padre della Patria: Vittorio Emanuele II.
Nel 1929 il comune di Rezzato viene unificato al comune di Virle Treponti.


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