Le cantine che producono vino e intendono fregiarsi della parola “Garda” devono attenersi alle indicazioni di un disciplinare alquanto complesso, cresciuto nel corso degli anni e che fornisce le linee guida per certificare che quel vino “Garda” sia D.O.C.
Il disciplinare raccoglie viticoltori sparsi in tre provincie (Brescia, Mantova, Verona) e che producono vino Garda nelle tipologie bianco, chiaretto, rosso classico e groppello (rosso).
L’articolo 2 del disciplinare recita che “La denominazione di origine <> con la specificazione <> è riservata ai vini prodotti, per la provincia di Brescia, nella zona delimitata all’art.3, punto 4, (Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, San Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano dei Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo, Sirmione) e può essere rivendicata soltanto per le seguenti tipologie: bianco; chiaretto; rosso, anche nella tipologia novello; rosso superiore; Groppello; Groppello riserva.
Sempre l’artcolo 2 prosegue dicendo che “La denominazione di origine controllata <> con la specificazione aggiuntiva <> nelle tipologie, rosso, rosso superiore e chiaretto deve essere ottenuta da uve provenienti da vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione varietale: Groppello (nei tipi Gentile, S.Stefano e Mocasina) minimo 30%; Marzemino minimo 5%; Sangiovese minimo 5%; Barbera minimo 5%.
Possono concorrere alla produzione di detti vini, congiuntamente o disgiuntamente, anche le uve provenienti da vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia presenti nei vigneti fino ad un massimo complessivo del 10%.
La denominazione di origine controllata <> con la specificazione aggiuntiva <> nelle tipologie Groppello e Groppello Riserva deve essere ottenuta dalle uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l’85% dal vitigno Groppello nei tipi Gentile, Mocasina e Groppellone.
Possono concorrere alla produzione di detti vini inoltre, le uve provenienti da altri vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia, presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15%.
Garba bianco classico Doc, Garda Rosso Classico, Chiaretto Garda Classico e Groppello Garda Classico sono vini con una gradazione alcolica attorno dai 10° ai 12° dall’aroma fruttato con gusto armonico e sapido (ma è una descrizione generale) e si abbinano sia ai primi piatti che ai secondi.
Due sono i Comuni in territorio ecomuseale i cui produttori che possono utilizzare la parola “Garda”: Gavardo e Muscoline.