La chiesa di San Faustino al Monte, costruita sul dosso del colle Castello, è la più antica di Botticino Mattina ed i primi accenni all’esistenza dell’edificio sono databili 1148-1186.
La chiesa fu parrocchiale fino al XVI secolo, quando venne ridotta a chiesa sussidiaria dopo la costruzione, presso l’oratorio di San Michele, della nuova basilica dedicata ai santi Pietro e Paolo. Degna di nota, nel 1580, fu la visita alla chiesa di san Carlo Borromeo che ne ordinò il completo restauro per riportarla all’antico splendore; tuttavia l’intervento comportò modifiche che alterarono l’aspetto originario.
La chiesa conobbe poi un ulteriore periodo di semiabbandono che terminò nel 1976, quando si appurò l’appartenenza dell’edifico alla parrocchia e nel 1984 ne conseguì l’ultimo restauro che riportò la struttura al primitivo splendore.
L’edificio, in stile romanico-lombardo con influssi cluniacensi, è caratterizzato da un’aula rettangolare con tipica copertura a capanna che si imposta su un’abside semicircolare con copertura a catino. Osservando le strutture murarie si notano i vari interventi di modifica caratterizzati dall’inserimento di aperture realizzate in marmo Botticino. Addossato al lato nord vi è l’imponente e massiccio campanile.
L’interno è molto semplice, fatta eccezione per gli affreschi databili 1400. Degno di nota è l‘affresco ubicato nell’abside, raffigurante la Madonna con il Bambino in maestà tra i santi Faustino e Giovita: ha evidenti influssi bizantini e rimanda agli affreschi coevi del Duomo vecchio di Brescia, databili al XII-XIII secolo. Sempre nell’area presbiteriale si nota l’intervento di modifica eseguito tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, con l’introduzione della pala d’altare raffigurante i santi Faustino e Giovita, della quale oggi rimane solamente la cornice in stucco (oggi l’opera è esposta nell’aula consiliare del palazzo comunale), e del nuovo altare in stile barocco, capolavoro realizzato con la tecnica del marmo commesso.
Gli altri affreschi risalgono al XV secolo e raffigurano maestà in trono affiancate dai santi venerati dalla comunità, un battesimo di cristo (vedi immagine) ed un interessante rappresentazione della Maddalena coperta solo dei suoi capelli.