Botticino

Botticino

Botticino è un comune della provincia di Brescia di circa 10.000 abitanti.

Occupa quella che, geograficamente, è chiamata Valverde che va da Rezzato fino a Località San Gallo, a mezza costa sul Monte Maddalena e poi sino a Serle. La valle è divisa da alcuni dossi e caratterizzata ad est da numerose cave di pietra da taglio, detta botticino, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

Il comune è diviso in tre frazioni: Mattina, Sera, e, sulla montagna, San Gallo

 

Botticino da botte? Lo ritengono i piu’, e le botti sono anche nello stemma del Comune: Botticino produce un ottimo vino doc, il botticino.

Piu probabilmente Botticino da alcune coperture a botte di corsi d’acqua.

Il comune non ha né nome né storia fino all’anno 1000 e anche qualche cosa in più anche se nei secoli precedenti esistevano insediamenti umani  testimoniati dalle necropoli Longobarde rinvenute nella frazione Sera e, sempre a Sera, da pietre di riuso che si trovano nella parrocchiale “vecchia” ora sala Arcangelo Tadini che presentano decorazioni zoomorfe di epoca longobarda.

La data certa è il 1008 secondo il Panazza, il 1020 secondo altri quando i monaci del monastero di Sant ‘Eufemia, fondato dal vescovo Landolfo II, nell’anno 1008, rivendicano i terreni più fertili al piano.

Per questo motivo e in maniera eclatante troviamo per la prima volta il nome di Botticino nel 1091 quando Enrico IV di Franconia, imperatore dal 1056 al 1106, assieme al figlio Corrado, dovette dirimere la controversia “in curte botecino” appunto fra i monaci di Sant’Eufemia e i residenti.

Ambedue vantavano diritto a far legna nel territorio. Ma qualcuno, fra cui l’autorevole P. Guerini, parla di 1022 e di Enrico II il Santo, della casa di Sassonia, imperatore dal 1002 al 1024.

La questione è di difficile soluzione in quanto a nessuno dei due succede un figlio Corrado.

E’ così localizzata e citata Botticino, tra Caionvico, vicume di Caio che vanta origini romane e i terreni boscosi a nord, che sono proprietà del monastero di San Faustino Maggiore a Brescia, che manda colà a vivere, in un piccolissimo fabbricato, qualche eremita.

La presenza dei monaci benedettini a partire dall’anno 1000 sul colle della Trinità ha incrementato anche la crescita della frazione San Gallo con ogni probabilità crocevia per il commercio e lo scambio di merci: legname e prodotti agricoli della pastorizia.

Per le necessità religiose degli spersi abitanti delle tre frazioni sorgono alcune chiese di cui una, quella dei Santi Faustino e Giovita, in frazione Sott’acqua, di notevole dignità architettonica.

Sorgono anche altre due piccole chiese, dedicate a santa Maria, la cui dedicazione fa pensare che esse erano dipendenze delle maggiori chiese di Brescia, San Faustino Maggiore e la Madonna Assunta, la Cattedrale.

Con la crescita della popolazione si presentò la necessità di averne cura, furono nominati dei curati  e costituite due parrocchie: una ad Est “Mattino” ed una ovest “Sera”.

A Botticino Sera con dedica alla Madonna Assunta, come la Cattedrale di Brescia, a Botticino Mattina ai Santi Pietro e Paolo, forse come l’altra grande chiesa a Brescia, San Pietro de Dom, ora dedicata ai Santi Faustino e Giovita.

La frazione San Gallo, riconosciuta parrocchia nel 1854, faceva riferimento al monastero della Trinità per le attività religiose.

Nel corso dei secoli le tre frazioni sono cresciute ed è a partire dalla fine del XVII secolo che le frazioni sono cresciute in popolazione e ricchezza: a partire dal 1700 nelle tre frazioni vengono edificate grandi le tre grandi chiese che ancora oggi sono visibili e segnano il territorio. La aggregrazione dei tre Comuni in un unico comune è del 1928.

1928-2013

Anniversario dell’aggregazione dei Comuni di Botticino Sera e Mattina e San Gallo in un unico Comune.

Botticino così come lo conosciamo con le sue 3 frazioni, il capoluogo a Mattina, divenne unico Comune soltanto nel 1928 dopo un percorso non privo di equivoci, rivendicazioni e discussioni.

Tale deliberazione fu voluta in ottemperanza al Regio Decreto Legge 383 del 17 Marzo 1927, il quale proponeva che i comuni piu’ ricchi venissero in aiuto a quelli sprovvisti di patrimonio, indicando nella scelta, criteri quali vicinanza, strade carrozzabili in comunione, popolazione con affinità di carattere e temperamento.  Il R.D. Rispondeva all’obbiettivo di risparmio della spesa pubblica con riduzione evidente del costo di manutenzione degli edifici comunali e del personale.

Gli atti delle delibere del tempo conservate nell’archivio comunale cosi riportano:

…il 6 ottobre 1927 nella Sala Municipale di Mattina il Commissario Prefettizio per l’amministrazione provvisoria del Comune sig Antocci dr. Giuseppe, nominato con decreto 18 Agosto 1927, vista la nota prefettizia n. 28019 del 30 Settembre 1927 con la quale si chiede il parere sulla proposta di unire Botticino Mattina, Botticino Sera e Caionvico in un unico ente denominato Botticino,… esprime parere favorevole all’aggregazione dei comuni

Interessante è rilevare come la popolazione di Mattina non vedesse volentieri la fusione con gli altri comuni…che non hanno patrimonio o quasi, mentre quello di Mattina possiede ettari 200 di boschi cedui e le rinomate Cave di Marmo patrimonio considerevole che in avvenire potrà permettere lo svolgimento e l’attuazione di un programma di servizi pubblici discreto.

La proposta prevedeva anche di scorporare la Frazione di San Gallo da Botticino Sera e aggregarla al Municipio di Serle, questione che invece non verrà accolta. Il 23 Ottobre 1927 nell’Ufficio Comunale di Botticino Sera il Podestà Noventa Cesare convocò a seguito di inviti personali i maggiorenti del paese per dare lettura della Nota Prefettizia sopra citata e chiedeva loro, parere in merito. Il Podestà ritenuto che in massima la proposta raccoglie l’adesione della popolazione e che in seguito alla fusione dei Comuni si avvantaggeranno certi servizi di capitale importanza, quali la viabilità  l’igiene e l’istruzione espresse allora parere favorevole per l’unione dei Comuni di Botticino Mattina, Sera e Caionvico in un unico ente denominato Botticino.

Il verbale fu pubblicato senza reclami il 30 Ottobre 1927

Anche il Comune di Caionvico inizialmente diede parere favorevole all’unione

Il Regio Decreto 16.2.1928 nr 392 ufficializza l’aggregazione dei tre Comuni con una popolazione totale di 5284 persone.

Successivamente con proposta risalente all’aprile del 1928 il Prefetto comunicherà di aver proposto l’aggregazione con Brescia del Comune di Sant’Eufemia e di tutto il territorio dell’Ex Comune di Caionvico. Il 1 Aprile del ’28 il Commissario prefettizio dr Antocci stila il bilancio del comune, con uno scoperto di Lit 95.371,95. Per il pareggio di bilancio si ricorre ad un’imposta su terreni e fabbricati pari a lit: 26.881,47 e chiede venga sovraccaricata a tributi diretti per Lit. 68.490,47.

Con un decreto del 27 Settembre 1928 la razione di Caionvico con i suoi 1000 abitanti circa, viene scorporata da Botticino ed annessa a Brescia. Il nuovo Comune di Botticino sarà formato dalle frazioni di Mattina, Sera e San Gallo con 4280 abitanti in totale.

Gli obiettivi della realizzazione di un’economia nei servizi insieme alla razionalizzazione delle risorse e dei costi, sono stati il punto centrale della scelta sopra descritta di Unificazioni dei Comuni in unico Ente…

Da Botticino Periodico della Amministrazione Comunale di Botticino

Giacomo Rossi e Annamaria Lonati

Nr 1 pag 36

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